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Resoconto della seconda missione a Lima : luglio - agosto 2010

Publié le vendredi 10 novembre 2017.


La missione si è svolta in due fasi principali. In un primo momento, abbiamo fatto diverse spese per i bambini della Ciudad de los niños. Poi abbiamo lavorato a livello delle baraccopoli, chiamate « pueblos jovenes » a Lima, in cui vivono le famiglie dei bambini della Ciudad.

1) Il lavoro fatto per La Ciudad de los niños

Dopo che il direttore della Ciudad, frate Hugo Mejia, ci ha informato dei bisogni della Ciudad, abbiamo deciso di comprare del cibo e degli scaffali per le case dei bambini.

Abbiamo speso 1000 euro circa di cibo :
- 700 kg de zucchero
- 20 kg di quinoa
- 10 litri di salsa di soia
- 18 litri di aceto di vino
- 20 scatole di 185g di tonno
- 125 kg di sale
- 25 litri di olio
- 252 scatole di curcumina
- 48 dadi di carne di 20g
- 48 dadi di pollo di 20g

Abbiamo anche comprato per 38 euro di cibo [lenticchie, latte, olio, pane, riso, pasta, zucchero, fagioli, tonno, ecc.] per un bambino della Ciudad che era molto malato ed aveva bisogno di mangiare in modo equilibrato durante le due settimane di vacanze presso la sua famiglia.

Abbiamo comprato due scaffali per i libri dei bambini di un valore totale di 226 euro.

Per finire, abbiamo comprato giochi per i più grandi :
- tre biliardini (valore totale : 430 euro)
- due tavoli da ping pong e otto racchette (valore totale : 340 euro) Ci sono sembrati giochi belli visto che permettono ai ragazzi di concentrare la loro energia verso giochi collettivi. I più grandi che non sono tornati a casa durante le due settimane di vacanza e hanno continuato a lavorare alla Ciudad sono stati molto felici di poterne approfittare.

2) Il lavoro fatto nelle baraccopoli di Lima

Se l’idea iniziale della nostra missione a Lima era quella di aiutare la Ciudad de los niños, ci siamo accorti durante la prima missione svoltasi a febbraio del 2010 che questa struttura riceveva già l’aiuto di diverse organizzazioni (ambasciate e associazioni straniere) mentre le famiglie dei bambini della Ciudad vivevano in stato di estrema povertà senza nessun aiuto.

Dopo aver visitato la famiglia di Alexander (un ragazzo di 19 anni che ha deciso di continuare a lavorare alla Ciudad per non tornare nelle baraccopoli), abbiamo deciso di aiutare le famiglie più bisognose della Ciudad. Per maggiori informazioni, potete leggere l’articolo dedicato alle baraccopoli di Lima che abbiamo scritto dopo la nostra prima missione : http://le.ballon.rouge.free.fr/spip...

Il direttore della Ciudad, Hugo Mejia, ci ha sostenuto volentieri in questo progetto perché Le ballon rouge era la prima associazione a voler aiutare queste famiglie e permetteva non solo di conoscere l’ambiente in cui vivono i bambini della Ciudad durante le vacanze ma anche di avviare un lavoro di collaborazione tra la Ciudad e le famiglie. Bisogna sapere anche che mentre i bambini della Ciudad tornano a casa due mesi e mezzo all’anno durante le vacanze e un fine settimana su due, i loro fratelli e sorelle vivono in queste baraccopoli durante tutto l’anno.

Oltre la famiglia di Alexander che abbiamo continuato ad aiutare, abbia aiutato quindici famiglie e abbiamo finanziato la costruzione di 13 case (o lavori importanti di ristrutturazione) per queste famiglie. In totale, abbiamo speso 8632 per tutte le famiglie.

Il direttore, l’assistente sociale della Ciudad de los niños e i tutori dei bambini avevano fatto un lavoro preliminare per selezionare le famiglie più svantaggiate della Ciudad. Durante i primi due giorni di lavoro, abbiamo ricevuto le famiglie nell’ufficio del direttore per presentare il nostro progetto e conoscere la loro situazione. Per ogni famiglia, abbiamo raccolto le informazioni seguenti : numero di persone nel nucleo familiare, situazione dei genitori e/o nonni (età, lavoro), stato della casa (superficie, materiale in cui è costruita la casa, impianto idrico e elettrico), proprietà del terreno.

Dopo aver incontrato problemi con la famiglia di Alexander (http://le.ballon.rouge.free.fr/spip...), ci siamo assicurati per ogni famiglia che il terreno era proprietà loro o che la famiglia era in possesso di un certificato di possesso (chiamato « certificado o costancia de possession »).

Nei pueblos jovenes, pochi abitanti sono proprietari del loro terreno e possiedono quello che chiamano « un titolo de proprieda » rilasciato dal governo. La maggior parte invece ha « una costancia de possession » rilasciata dal comune. Questo documento certifica che una persona abita su un terreno, ben delimitato, e la protegge quindi da un’eventuale esclusione.
Tutte le famiglie che abbiamo aiutato dovevano avere questo documento (al proprio nome) per non rischiare di costruire una casa su un terreno da cui sarebbero potute essere mandate via. Molte famiglie nomade abitano su terreni vuoti che appartengono a delle organizzazioni (statali o militari) e si spostano appena glielo viene chiesto. Dopo aver riunito queste informazioni, abbiamo organizzato le visite a casa di queste famiglie.

Ci sono voluti più giorni per fare tutte le visite : le case a volte sono situate a più di due ore dalla Ciudad de los niños, in zone montuose in cui è molto difficile arrivare. Hugo Mejia ci ha accompagnato durante queste visite per motivi di sicurezza ma anche perché ha accettato di fare da intermediario tra Le ballon rouge e queste famiglie e di controllare lo svolgimento dei lavori finanziati. Lo ringraziamo calorosamente. Senza di lui non saremmo mai riusciti a fare questo lavoro nelle baraccopoli.
Durante ogni visita, abbiamo valutato i bisogni più urgenti ai quali Le ballon rouge poteva rispondere. A volte si trattava di rifare il tetto della casa o le pareti di una stanza, a volte di comprare alcuni mobili ; in situazioni più estreme si trattava di rifare integralmente la casa.
Dopo questa fase di osservazione e un colloquio con le famiglie, abbiamo concordato i lavori da fare, le tempistiche per farli e abbiamo firmato un contratto di cooperazione tra Le ballon rouge, la Ciudad de los niños e il beneficiario. Abbiamo scritto questo contratto con la consigliera giuridica e il direttore della Ciudad per evitare un utilizzo sbagliato dei soldi messi a disposizione per i lavori. Abbiamo deciso con ogni famiglia che Le ballon rouge avrebbe finanziato i lavori a seconda dei preventivi che la famiglia avrebbe portato alla Ciudad de los niños nei giorni successivi.
Durante gli ultimi giorni della missione, abbiamo ricevuto le famiglie con l’economo della Ciudad per valutare i preventivi e organizzare i pagamenti durante lo svolgimento dei lavori.
Ogni famiglia ha preso l’impegno di fare delle foto durante i lavori che Hugo Mejia ci ha poi mandato.
Abbiamo dedicato un articolo per ogni famiglia aiutata e abbiamo pubblicato le foto delle case prima, durante e dopo i lavori. Queste foto permettono di vedere in che condizioni vivevano queste famiglie e i miglioramenti che Le ballon rouge, grazie a voi, ha potuto portare : http://le.ballon.rouge.free.fr/spip...

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Image 3 sur 34 – 03 - lo zucchero comprato

Image 4 sur 34 – 04 - I vecchi scaffali

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Image 6 sur 34 – 06 - Al negozio per comprare i nuovi giochi

Image 7 sur 34 – 07 - La vecchia tavola da ping pong

Image 8 sur 34 – 08 - Le nuove tavole da ping pong

Image 9 sur 34 – 09 - I vecchi biliardini

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Image 11 sur 34 – 11 - I nuovi biliardini

Image 12 sur 34 – 12 - I nuovi giochi

Image 13 sur 34 – 13 - La colazione con i più piccoli della Ciudad

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Image 15 sur 34 – 15 - Momenti con i più piccoli della Ciudad

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Image 17 sur 34 – 17 - Evviva Le ballon rouge !

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Image 23 sur 34 – 23 - Hélène Dayan (presidente del Ballon rouge) e Celia Filippini (vicepresidente) con i bimbi della Ciudad

Image 24 sur 34 – 24 - Primo incontro tra Le ballon rouge, il direttore della Ciudad (Hugo Mejia) e le famiglie aiutate

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Image 30 sur 34 – 30 - Il contratto di cooperazione

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Image 34 sur 34 – 34 - Totale delle spese fatte per la seconda missione



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05 - i nuovi scaffali

03 - lo zucchero comprato

04 - I vecchi scaffali

06 - Al negozio per comprare i nuovi giochi

07 - La vecchia tavola da ping pong

09 - I vecchi biliardini

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08 - Le nuove tavole da ping pong

11 - I nuovi biliardini

12 - I nuovi giochi

13 - La colazione con i più piccoli della Ciudad

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15 - Momenti con i più piccoli della Ciudad

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17 - Evviva Le ballon rouge !

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23 - Hélène Dayan (presidente del Ballon rouge) e Celia Filippini (vicepresidente) con i bimbi della Ciudad

24 - Primo incontro tra Le ballon rouge, il direttore della Ciudad (Hugo Mejia) e le famiglie aiutate

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30 - Il contratto di cooperazione

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34 - Totale delle spese fatte per la seconda missione
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