A. La struttura della Ciudad de los niños.
Al nostro arrivo nella Ciudad de los niños, siamo stati colpiti dalle dimensioni e dall’organizzazione di questo complesso. L’orfanotrofio, che si estende su una superficie di 20 ettari, accoglie 330 bambini (dai 3 ai 18 anni), ripartiti in nove case, a seconda dell’età.
Tutti i pasti sono serviti in un ampio refettorio che può accogliere 800 persone.
Oltre alle abitazioni, l’orfanotrofio comprende :
- un chiosco che funge da caffetteria per i bambini e per le famiglie
- gli uffici amministrativi
- un piccolo ospedale dove i bambini accedono a diversi servizi (medicina generale, odontoiatria, radiologia)
- recinti per gli animali (polli, galline e maiali)
- un orto e un vigneto
- diversi laboratori di lavoro. Abbiamo potuto visitare, in particolare, l’officina nonché i laboratori di edilizia e di confezione, dove sono prodotti i vestiti e le scarpe per i bambini.
- i parcogiochi per i bambini
- una cappella
B. Il funzionamento della Ciudad de los niños
Nella Ciudad de los niños lavorano circa cinquanta persone, dirette da padre Hugo Mejia. Un gruppo di frati e di suore cappuccini supervisiona le diverse attività dei bambini della Ciudad.
Affidata ai frati cappuccini nel 1992, la Ciudad de los niños era, a quell’epoca in condizioni deplorevoli, a livello materiale e morale. È grazie al lavoro di più persone che l’orfanotrofio è riuscito a diventare, oggi, non solo un’oasi di pace per i bambini usciti dalle baraccopoli, ma anche un formidabile mezzo di reintegrazione.
Benché siano già stati fatti molti lavori, la Ciudad de los niños non riceve alcun aiuto dal governo e oggi vive grazie all’aiuto di alcune associazioni umanitarie internazionali e al sostegno di volontari stranieri. Questi volontari, provenienti principalmente dalla Norvegia, dalla Germania e dall’Inghilterra, vengono a lavorare nella Ciudad per qualche mese.
L’orfanotrofio sfrutta, inoltre, le proprie risorse per provvedere ai suoi bisogni. La panetteria, l’orto, l’allevamento di animali e i laboratori di lavoro (produzione di vestiti per i bambini, fabbricazione di mobili per l’orfanotrofio) servono innanzitutto ai bambini della Ciudad de los niños, ma la struttura è aperta anche al commercio esterno. Così i maiali, le uova di gallina, i panettoni, le scarpe, i mobili di legno ecc., sono commercializzati.
Oggi la Ciudad de los niños ha enormi debiti e deve trovare altre risorse per continuare ad accogliere i bambini in tali condizioni e per poter realizzare un certo numero di progetti. Due progetti in particolare hanno attirato la nostra attenzione :
- Se nella maggior parte delle case in cui alloggiano i bambini sono stati effettuati dei lavori, per ragioni di sicurezza e di igiene, restano tuttavia da ricostruire due case.
- I mezzi di cui dispone la struttura medica dell’orfanotrofio sono insufficienti. Il materiale è vetusto e i due medici dell’orfanotrofio non dispongono di mezzi sufficienti per curare le diverse malattie dei bambini. Tale problema si pone soprattutto quando i bambini arrivano o tornano nella Ciudad de los niños, specialmente dopo aver trascorso due mesi presso le loro famiglie (durante le vacanze estive) nelle baraccopoli.
Nel corso dei prossimi mesi, vedremo con Hugo Mejia in che modo potremo partecipare a uno di questi progetti.